Lanciata nel 2014 da Michel Sidibé, direttore esecutivo di Unaids - il programma delle Nazioni Unite per l'Aids/Hiv – la Zero Discrimination Day o Giornata Internazionale contro la Discriminazione vuole accendere i riflettori su ogni forma di discriminazione richiamando i governi e le persone affinché si adoperino per la loro eliminazione. Combattere l’emarginazione dovuta all’identità di genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, alla lingua, allo status economico, alla provenienza geografica, alla disabilità o allo stato di salute deve essere una priorità perché ognuno ha il diritto di sentirsi libero.
Un diritto riconosciuto anche dalla Costituzione italiana all’art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Gli stessi valori sono ribaditi anche dall’articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e dall’articolo 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Nella Giornata Internazionale contro la Discriminazione, Codere ribadisce il proprio impegno nella promozione di attività e buone pratiche che possano aiutare l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, convinta che il cambiamento debba passare anche attraverso l’impegno di grandi e piccole aziende in cui quotidianamente è possibile prendere posizione per una società più equa e giusta.